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Una serie di scatti in cui ritratti e fiori si intrecciano restituendo delle immagini a tratti sognanti ed eterei
Queste foto fanno parte di un progetto personale e raccontano quel micromondo della mia infanzia. Ambientato nella casa in cui ho vissuto i miei primi 25 anni, una casa enorme ormai vuota perchè non ci vive più nessuno, ma piena di ricordi che mi riportano alla mia infazia.
Trenta donne, ognuna con la propria storia e aspettative, si sono rese disponibili attraverso trenta scatti fotografici, per concretizzare il progetto VINT-AGE.
Una serie di autoritratti in bianco e nero in cui compaiono le mie mani che ho precedentemente fotocopiato ed elaborato con photoshop, aggiungendole allo scatto originale.
L'autoritratto è il rapporto che ciascuno di noi ha con la propria immagine, un modo di guardarsi dentro e conoscersi.
Un modo di esprimere il nostro stato d'animo, le nostre personalità. L'autoritratto ci permette di sperimentare diverse identità e questo lavoro introspettivo ha, su di me, un forte effetto terapeutico. E' un atto di conoscenza. E' liberatorio.
Un dialogo con me stessa.
La me razionale e quella istintiva.
La mia parte saggia con il mio lato oscuro.
Il bianco e il nero che si confrontano in un apparente equilibrio.
Uno scambio continuo tra due persone che a volte non si riconoscono.
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